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Cenni Storici

La più antica fiera ornitologico-venatoria del Veneto

Le sagre e fiere venatorie, in Italia, si svolgono annualmente in un centinaio di località, pur con i mutamenti dovuti ai tempi ed alle sopravvenute restrizioni legislative.

Sono sorte nel XII secolo nell'Italia del Nord (più investita dal flusso migratorio degli uccelli), a supporto dell'allora indispensabile pratica popolare dell'aucupio.

Dal passato è rimasto immutato il fascino delle gare tra le migliori primavere: esibizione canora fra uccelli silvani all'alba. Si svolgono in primavera e nella maggior parte in autunno. Molte di queste sono prove dei rispettivi campionati regionali: i più importanti si svolgono nel Veneto e in Lombardia. I migliori soggetti classificati nei campionati regionali si disputano il titolo italiano.

La nostra Sagra è aderente alla CONFU ed all'AMOV.


La Sagra de Sisàn

Da tempo immemorabile, la Sagra di Cisano si effettua il giorno 8 settembre, legata alla festività religiosa e immediatamente prima della stagione venatoria.

Già all'inizio di questo secolo era così conosciuta da attirare incuriosito il pittore Beltrame de "La Domenica del Corriere", sulla quale copertina del 20 settembre 1903 viene pubblicato il dipinto del suo "inviato speciale" raffigurante la Pieve romanica di Cisano ed il concitato mercanteggiare fra gabbie di richiami e civette svolazzanti. La didascalia recita: "La caratteristica fiera degli uccelli da richiamo, a Cisano, sul Lago di Garda".

Nel mondo agricolo veronese, la visita alla Sagra era un appuntamento obbligatorio sia per i cacciatori, che si rifornivano dei preziosi richiami per l'imminente periodo venatorio, sia per gli agricoltori che al fornito mercato avevano l'opportunità di acquistare attrezzi agricoli ed enologici oppure animali da cortile. Ovviamente era una delle rare occasioni per gustare un piatto di trippa o di polenta con gli osei, accompagnati da abbondante vino Bardolino. Fra le trattorie c'era un'accesa rivalità per aggiudicarsi la palma di migliore "trippa della Sagra".


La Sagra oggi

Rappresentando simbolicamente la caccia alla migratoria, la Sagra negli ultimi 20 anni, ha attirato le frange più estremiste dei movimenti animalisti e anticaccia veronesi che hanno inscenato le più grottesche proteste, agevolati anche da una legislazione carente ed ambigua.
Dopo l'adozione della L.R. 15/97, grazie all'interessamento della Amministrazione Comunale di Bardolino ed alla nostra puntigliosa lotta, si è quasi tornati alla normalità.
Nel più assoluto rispetto delle leggi, oggi tutti possono vedere e ascoltare decine di specie di uccelli indigeni ed esotici dal vivo.
Al Lido si sfidano i migliori chioccolatori nazionali (fischiatori che imitano il verso degli uccelli).
Pur nei tempi cambiati, il mercato di articoli venatori è frequentatissimo.
Alla sera si esibiscono le migliori orchestre di liscio.
I ristoranti ed il chiosco dell'Associazione Sagra propongono ai visitatori la più ampia scelta di piatti tradizionali.


LE ANTICHE TRADIZIONI, LA NOSTRA ESPERIENZA
ED IL NOSTRO ENTUSIASMO
ASPETTANO VOI E IL VOSTRO GIUDIZIO.

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